La connessione remota festeggia il suo 40°compleanno
Oggi è compleanno di un evento che ha dato vita al primo test per quello che poi sarà lo sviluppo della rete Internet, il collegamento remoto fra due computer.
Il 29 ottobre 1969 Leonard Kleinrock e Charlie Kline riuscirono a stabilire una connessione remota su un computer installato presso Stanford Research Institute (SRI) utilizzando una macchina sita presso l’Università della California (UCLA). L’hardware utilizzato all’epoca per il collegamento era un IMP (Interface Message Processor), l’antenato degli attuali router, che aveva il compito di scambiare i dati all’interno della rete a commutazione di pacchetto ARPANET studiata e relizzata nel 1969 per volere del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, è da questo progetto che nel 1983 nascerà Internet.
Alla base dello sviluppo degli IMP c’era una struttura di rete di comunicazioni a commutazioni di pacchetto con un conseguente reindirizzamento di “blocchi d’informazioni” secondo quanto pianificato in partenza per permettere l’arrivo a destinazione anche in caso di problemi di trasmissione.
Il 2 Settembre, un’azienda chiamata Bolt Beranek and Newman (BBN) realizzò il primo IMP che fu installato presso l’Università della California. Il secondo IMP arrivò ad Ottobre e fu collegato all’istituto di ricerca di Stanford.
Successivamente il 29 ottobre i due studiosi Kleinrock e Kline effettuarono il test di connessione digitando un tasto alla volta il comando “Login” tenendosi in contatto telefonico per verificare il test ma dopo aver digitato la seconda lettera e quindi visualizzato sul computer remoto alla Stanford la “o” il sistema andò in crash, però fu da questo apparente fallimento che partì la ricerca ed al successivo tentativo ci fu una connessione permanenente di 27 ore consecutive, furono trasmessi e ricevuti 20.000 pacchetti dati, la velocità massima di connessione fu pari a 50 Kbit/s utilizzando simultaneamente 19 linee telefoniche, se pensiamo che oggi si raggiungono velocità di 1Gbit/s con una singola linea se ne è fatta di strada.
Fu questo il primo grande passo verso una rivoluzione per l’intera umanità che cambierà profondamente il modo di lavorare e colloquiare.
La commutazione a pacchetti nel 1969 era un concetto nuovo e rivoluzionario, oggi è alla base delle telecomunicazioni, questa tecnica consente di condividere un canale di comunicazione inviando informazioni suddivise in pacchetti di piccole dimensioni, ad ogni pacchetto è associato un intestazione che raccoglie i dati sull’identità del pacchetto stesso, saranno i router al ricevimento dei vari pacchetti ad assemblarli e rendere chiaro il messaggio a destinazione. I nodi intermedi gestiti dai vari router faranno viaggiare i pacchetti scegliendo le strade migliori o disponibili concetto alla base di Internet nata per far si che nonostante ci fossero interruzioni dovute a vari motivi, naturali o provocati, i pacchetti arrivino a destinazione ed assemblati nello stesso ordine di partenza pur non arrivando nello stesso momento.
Con il sistema descritto sopra si ha una grossa potenzialità rispetto alla semplice chiamata telefonica, infatti quando due interlocutori telefonici sono in contatto se cade la linea s’interrompe la comunicazione essendo la chiamata in linea diretta, al contrario il sistema di trasmissione a pacchetti dati non necessita di comunicazione diretta ma gli stessi possono viaggiare su canali diversi ed in tempi differenti.
di Mario Laurino – 29-10-2017
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