Certificazione dell’indennità di malattia
25/07/2003 – L’istituto affronta e chiarisce varie fattispecie tra cui:
- nuovo contratto a termine, continuano ad applicarsi le limitazioni temporali;
- la consegna dei certificati di malattia può essere anche effettuata tramite fax. Però per rendere valido tale documento bisogna, entro il termine annuale di prescrizione, far pervenite all’Istituto l’originale del certificato attraverso le vigenti modalità (recapito o trasmissione per posta). Queste indicazioni valgono anche per la copia priva di diagnosi (attestato di malattia) da inviare al datore di lavoro, ovviamente per gli aspetti riferiti all’indennità di malattia anticipata per conto dell’Istituto;
- nel caso di ricorrenti cure ambulatoriali è da considerare sufficiente un’unica certificazione del curante che attesti la necessità di trattamenti ricorrenti comportanti incapacità lavorativa e che li qualifichi l’uno ricaduta dell’altro. Gli interessati dovranno inviare tale certificazione prima dell’inizio della terapia, fornendo anche l’indicazione dei giorni previsti per l’esecuzione. A tale certificazione dovranno far seguito, sempre a cura degli interessati, periodiche (ad esempio mensili) dichiarazioni della struttura sanitaria, riportanti il calendario delle prestazioni effettivamente eseguite, le sole che danno titolo all’indennità;
- i certificati rilasciati dagli ospedali, con prognosi successiva al ricovero, sono utili a coprire i periodi di assenza del lavoratore solo qualora facciano riferimento al relativo stato di incapacità lavorativa;
- le certificazioni rilasciate dal pronto soccorso devono essere inviati entro 2 giorni dal rilascio;
- le certificazioni attestanti stati di tossicodipendenza con contestuale ricovero in case di cura sono utili per l’insorgenza del diritto all’indennità di malattia quando vi sia effettiva incapacità al lavoro;
- in caso di malattia contratta in un paese non comunitario, la corresponsione dell’indennità di malattia può aver luogo solo dopo la presentazione all’Inps della certificazione originale, legalizzata a cura della rappresentanza diplomatica o consolare italiana operante nel territorio estero.
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